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Sentenza 32315/2022 - Reato di Contraffazione - Vendita di prodotti industriali con segni mendaci

Con una recentissima sentenza depositata il 02.09.2022 (n. 32315/2022) la Corte di Cassazione Penale si è pronunciata sul reato ex art. 517 c.p..
In particolare, i Giudici della III Sezione della Suprema Corte hanno ribadito come ai fini della configurabilità del reato di "vendita di prodotti industriali con segni mendaci", è sufficiente la mera imitazione del marchio, con idoneità a creare confusione nel consumatore mediamente diligente, mentre non è necessaria la concreta induzione in errore dell'acquirente sul bene acquistato.
E’ stato quindi confermato il principio seconda il quale la somiglianza del segno distintivo utilizzato rispetto a quello originale deve essere tale da creare confusione nel consumatore medio, ma non deve anche, necessariamente, comportare la concreta induzione in errore dell'acquirente stesso.
Alla luce di tale affermazione, la Suprema Corte ha altresì confermato quanto stabilito dal Giudice di prima cura (e quindi il maggioritario e granitico filone giurisprudenziale) che aveva escluso la fattispecie di cui all'art. 474 cod. pen., contestata nel capo di imputazione, non ravvisando nella condotta del ricorrente un'effettiva attitudine ingannatoria, ed aveva riqualificato il fatto a norma dell'art. 517 cod. pen., ritenendo che, nel caso di specie, in assenza di dati concreti e convincenti su una puntuale e specifica contraffazione del marchio, vi fosse stata una semplice imitazione del nome di alcuni noti telefoni cellulari.